
Stamattina è una bella giornata di sole, mi sveglio come ogni giorno per andare a scuola… ho gli occhi spalancati, guardo il soffitto della mia stanzetta e non riesco a muovermi.
Mi sento confuso e sento il cuore battere forte, le mani sudatissime.
Oggi la prof di latino mi interroga e ho una paura matta di parlare. Ho studiato, giuro, ma se penso che dovrò parlare davanti a tutti… tutti quegli occhi che mi guardano… no, non ce la faccio… ora dico a mamma che non mi sento bene, che ho mal di pancia e non posso andare a scuola… sì! Se le dico che ho interrogazione mi fanno andare per forza e mi sento così stupido a pensare che mi vergogno… sono grande, ormai ho 16 anni, non dovrei avere una paura così esagerata, ma che mi succede? No no, non posso dire a nessuno che ho paura di fare brutte figure, dirò che ho mal di pancia… non voglio andare a scuola!!
Questo è un adolescente, età di grandi cambiamenti psichici e terremoti emotivi, e l’adolescente con ansia/fobia sociale è eccessivamente preoccupato di poter fare qualcosa d’imbarazzante o umiliante davanti agli altri, che per questo penseranno malissimo di loro.
La preoccupazione di poter essere giudicato così negativamente dagli altri è così forte, intensa e duratura che qualsiasi situazione sociale possa loro causare un’umiliazione viene evitata in tutti i modi!
Quali sono i sintomi?
L’adolescente ha paura di parlare o agire in modo stupido o di compiere errori davanti agli altri perché sente il fortissimo timore di di essere messo in imbarazzo, ridicolizzato o umiliato.
Nelle situazioni sociali temute, l’adolescente con ansiasociale è preoccupatissimo di apparire imbarazzato e, soprattutto, è timoroso che gli altri lo giudichino ansioso, debole, “pazzo”, o stupido.
Il terrore di essere respinti dai coetanei spinge l’adolescente nella direzione opposta, ovvero evita incontri di gruppo o mostra poco interesse nel fare nuove amicizie, proprio nel momento in cui i ragazzi dovrebbero aumentare le loro attività sociali con i coetanei.
A scuola, l’adolescente può avere una intensissima paura di dover sostenere un’interrogazione o andare alla lavagna e pertanto può rifiutarsi oppure perdere il filo del discorso e “andare male a scuola” o non andarci proprio!
Viste tutte queste aree, si capisce bene che il disturbo causa una compromissione significativa nelle relazioni con i coetanei, nelle prestazioni scolastiche e nel funzionamento familiare.
Nei casi peggiori, l’adolescente arriva persino a rifiutarsi di andare a scuola, molto spesso dando la colpa a sintomi fisici, come mal di stomaco o mal di testa.
Cosa prova chi soffre di ansia sociale?
Quando si trova nella situazione temuta la persona avverte una serie di malesseri fisici come rossore, sensazione di “morsa allo stomaco”, tachicardia, palpitazioni, tremore, sudorazione, nausea, bisogno impellente di urinare, tensione muscolare, respiro affannato, sensazione di blocco mentale, vertigini e vampate di caldo.
Assume, inoltre, un atteggiamento di difesa con il corpo curvo e il capo chino, parla con tono di voce basso, ossequioso e formale, evita lo sguardo diretto, chiede continuamente scusa, si torce le mani o scarica la tensione giocherellando con un oggetto.
In qualche caso l’insicurezza può essere mascherata con atteggiamenti spavaldi, come dire bugie o fare il “buffone”.
A cosa è dovuta l’ansia sociale?
L’ansia sociale in adolescenza può essere causata da una serie di fattori biologici, come il carattere insicuro dell’adolescente, e ambientali, quindi nuovi contesti e situazioni traumatiche pregresse (per es. essere stato vittima di bullismo).
Talvolta, le cause non sono così chiare e riconducibili a un fattore o un evento ben definito, ma sono più profonde e “nascoste”.
Come aiutare un adolescente a superarla?
Spiegategli che cos’è l’ansia: dare un nome a tutto quello che prova è il più potente calmante. L’ansia è un normale meccanismo utilizzato dal nostro corpo per segnalarci un pericolo, è fastidiosa ma la maggior parte delle volte non c’è niente di cui aver paura.
Prima però di ridimensionarla (l’adolescente sente intensamente i segnali d’allarme lanciati dall’ansia e non solo), ascoltate e cercate di comprendere i sentimenti e le emozioni associati, mantenendo la calma e la pazienza necessarie.
L’adolescente si sentirà compreso e supportato.
Il passo successivo è decidere insieme se sia opportuno un ascolto più specialistico e proporgli di vedere uno psicologo per, con il suo aiuto, imparare a gestire quanto sta accadendo dentro di lui/lei.
Cosa succede se non si cura?
L’ansia sociale è una condizione molto invalidante perché la relazione con gli altri è alla base della crescita e dell’evoluzione. Se non curata porta a situazioni di abbandono scolastico, isolamento, sentimenti di tristezza, svuotamento, depressione.
Se pensi che tuo figlio possa soffrire di questa condizione, puoi contattarmi!
Dott.ssa Annamaria Coniglio
Psicologa per l’Infanzia, l’Adolescenza, la Famiglia e la Coppia
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