Non sono “solo fissazioni”, non “basta la volontà per superarle”, e sopratutto non “sono tutti dei vizi”!!
Quante volte ci capita di notare che nostro figlio tenda a voler ripetere in modo rigido alcune abitudini o routine quotidiane?
Molte, è normale, è un fenomeno tipico nei bambini e non si tratta necessariamente di un disturbo ossessivo compulsivo.
È nella natura del bambino cercare prevedibilità e ordine, anche in semplici gesti come ad esempio cambiarsi o lavarsi secondo una sequenza ben precisa, perché è proprio attraverso questa ripetitività che imparano a gestire le ansie tipiche del periodo evolutivo che stanno vivendo e ciò li tranquillizza e li fa sentire sicuri di sé.
A., 9 anni, una volta mi ha detto “metto le ciabatte in un modo precisissimo ai piedi del letto, così quando mi sveglio il giorno dopo e ci metto i piedi, parto con quello giusto e sarà una bella giornata!”
Non solo, anche i “pensieri magici” come “se metto la felpa rossa, allora mi porterà fortuna!”, sono pensieri che si risolvono nella maggior parte dei casi spontaneamente e che fanno parte del fisiologico sviluppo mentale. Ciò contribuisce al normale sviluppo del senso di controllo di cui tutti abbiamo bisogno perché la realtà non ci risulti imprevedibile e quindi non ci spaventi.
Ma quindi, come distinguere le tipiche manifestazioni di crescita dalla patologia?
Innanzitutto, il tempo: certi comportamenti ripetitivi si osservano per un periodo di tempo limitato; poi, i pensieri non sono percepiti come fastidiosi e non invalidano il normale svolgimento delle altre attività del bambino o dell’adolescente, poiché ci si può facilmente distrarre e non essere “controllati” da essi.
Come già detto, la maggior parte dei bambini attraversa fasi dello sviluppo caratterizzate dalla presenza di piccoli comportamenti compulsivi e rituali, in particolare tra i 2 e gli 8 anni, e sono gli strumenti necessari al bisogno di controllare il loro ambiente e per gestire paure e ansie.
La questione cambia quando tutti questi pensieri e comportamenti sono molto presenti, fino ad occupare molto tempo nella vita del bambino creando interferenza con le normali attività quotidiane oppure generando disagio e sofferenza.
Il Disturbo Ossessivo Compulsivo, cos’è?
Il Disturbo Ossessivo-Compulsivo (d’ora in poi DOC) è un quadro psicopatologico molto diffuso nell’infanzia, la cui prevalenza è stimata intorno al 3% e il cui esordio può essere così precoce da farlo risalire all’età della scuola elementare tra i 9 e gli 11 anni, ma risulta spesso graduale e subdolo e più raramente acuto e improvviso, per cui viene “scoperto” molto tempo dopo.
Le ossessioni sono i pensieri, le immagini mentali e gli impulsi che hanno contenuti sgradevoli e sono ricorrenti, intrusivi, indesiderati e involontari e perciò creano ansia, paura e disagio per cui il soggetto affetto cerca di scacciarli ricorrendo alla messa in atto di strategie, le compulsioni, ripetute e rassicuranti, obbligatorie al fine di prevenire il verificarsi di eventi temuti e ridurre l’ansia.
Esistono diversi sottotipi del disturbo perché le ossessioni possono avere differenti contenuti e le compulsioni assumere svariate forme.
In età evolutiva, le ossessioni più diffuse sono quelle caratterizzate da:
- Paura di potersi ammalare per il contatto con germi, batteri, virus o altre sostanze nocive e quindi da un senso di fortissimo disgusto verso superfici e oggetti che potrebbero contenere gli agenti infettivi, cui segue il bisogno impellente di lavarsi e lavare oggetti, abiti, mobili;
- Paure superstiziose per cui il piccolo paziente si sente di dover mettere in atto rituali scaramantici, come per esempio mettere tutto perfettamente in ordine, per riuscire a prevenire eventi nefasti che potrebbero abbattersi su di lui o su persone a lui care (“Se io conto fino a tre ogni volta che parlo con la mamma, poi lei non morirà”);
- Evitamento massiccio di situazioni in cui il bambino o il ragazzo potrebbe sporcarsi, farsi o fare del male ma anche “comportamenti protettivi” come indossare i guanti per non toccare nulla, non ascoltare i notiziari con racconti di eventi negativi, indossare solo colori “portafortuna”.
Talvolta, soprattutto in età infantile, il contenuto dei pensieri ossessivi non è così chiaro e il bambino riferisce di “aver bisogno di fare le cose in un certo modo per evitare di stare male/arrabbiarsi/provare disgusto/non sentirsi capace o all’altezza”.
Così, lo svolgere semplici attività quotidiane può diventare molto stressante sia per il bambino sia per la sua famiglia, fino a far sperimentare un senso d’impotenza e perdita di speranza.
A cosa fare attenzione?
Potrebbero passare mesi o anni prima che i genitori si accorgano del disturbo perché i bambini spesso nascondono le loro ossessioni e i loro comportamenti compulsivi, sopratutto in presenza degli altri e a scuola perché spinti da un forte bisogno di accettazione da parte dei pari.
Il mostrare “strani comportamenti” provocherebbe in loro un forte imbarazzo.
Se le ossessioni di contaminazione sono quelle più comunemente riportate dai bambini e dagli adolescenti, è opportuno fare caso, oltre al bisogno eccessivo di lavarsi, anche al rifiuto categorico di alcuni cibi, oggetti, luoghi.
Per esempio, “strani” atteggiamenti come volere categoricamente che i giocattoli e i libri o le penne e i pastelli nell’astuccio siano disposti in una certa maniera, o svolgere ogni giorno rigidi rituali prima di dormire o appena svegli, oppure la richiesta angosciante che un adulto tagli il cibo oppure rassicurazioni continue e continue riguardo la salute propria e altrui, potrebbero essere un campanello d’allarme.
Inoltre, sarebbe opportuno anche notare se prima di fare qualsiasi cosa i bambini o gli adolescenti impiegano un tempo lunghissimo per “prepararsi”, passano troppo (davvero troppo) tempo in bagno e consumano un’infinita quantità di sapone, se contano e se sembrano “perseguitati” da certi numeri, ma anche se sentono il bisogno di leggere un testo più volte, cancellare e riscrivere parole finché non si sente di averlo fatto nel modo “giusto” e quindi passare ore e ore sui libri, strappare i quaderni con eccessive cancellature,
Quest’ultimo aspetto potrebbe essere confuso con l’ansia da prestazione scolastica, invero potrebbe essere sintomo di DOC.
L’importanza della diagnosi tempestiva
Il DOC in età evolutiva viene riconosciuto e correttamente diagnosticato solo in rari casi e questo dipende da una serie di fattori, che vanno dal considerare certi comportamenti stereotipati facenti parte del normale sviluppo infantile fino al fatto che i bambini e gli adolescenti che soffrono di DOC tendono a nascondere i propri sintomi anche ai loro genitori o familiari stretti.
Può accadere che i pensieri e i comportamenti dei bambini siano fraintesi dai genitori, dai coetanei e dalle insegnanti. Talvolta, alcuni comportamenti possono essere interpretati come oppositivi, provocatori o letti come preoccupazioni prive di significato e, anche a causa di ciò, bambini e adolescenti tentano di nascondere i loro sintomi e faticano a leggere i propri stati d’animo ansiosi e ad esprimerli.
Pertanto può ovviamente risultare complesso per i genitori, gli insegnanti e gli adulti di riferimento non solo comprendere il limite tra normalità e patologia, ma anche rendersi consapevoli di ciò che mostra il figlio e quindi orientarsi verso una consultazione specialistica.
Tuttavia, il DOC se non trattato può causare severe limitazioni nei vari contesti di vita del bambino (relazioni con i coetanei, funzionamento scolastico e familiare).
Nel caso in cui ci si accorga che i sintomi sono frequenti, pervasivi, fonte di disagio o limitanti per il soggetto, il passo successivo è parlarne con un esperto, che accoglierà domande e timori (infondati) di inadeguatezza dei genitori e il bambino o ragazzo con una difficoltà reale nel gestire ansia e disagio, per poi andare ad effettuare una valutazione psicodiagnostica per verificare l’effettiva esistenza ed entità dei sintomi.
consigli utili alla famiglia per gestire il doc del proprio figlio:
- Comprendere la malattia, per entrare in contatto con la sofferenza del bambino o dell’adolescente e comprenderne le difficoltà;
- Osservare i comportamenti del bambino e dell’adolescente;
- Evitare di rinforzare il comportamento problema;
- Non fornire rassicurazioni: sembra impossibile alle volte evitare di fornire rassicurazioni, per questo potrebbe essere utile l’aiuto di un professionista che vi aiuti a trovare le giuste strategie;
- Aiutare il bambino o adolescente a identificare la malattia un “bullo” che cerca di controllarlo e dice lui cosa fare e come farlo.
- Lodate gli sforzi compiuti per resistere ai sintomi.
Una testimonianza (presa dal web):
“All’inizio, per quanto a volte mi lasciassero perplesso, ho sempre soddisfatto le richieste di mia figlia, pensavo che assecondando i suoi comportamenti l’avrei aiutata. Poi mi sono reso conto che quanto facevo non cambiava in alcun modo la situazione. Non erano i soliti capricci o le solite domande che fanno tutti i bambini, in lei c’era qualcosa di più. Non riuscivo a capire di cosa si trattasse ma ad un certo punto ho realizzato che quel “qualcosa” la faceva soffrire moltissimo. Percepire la sua sofferenza è stata la molla che mi ha fatto agire. Non eravamo noi genitori a non essere all’altezza della situazione, come avevamo spesso pensato, ma c’era un problema e l’unico modo per aiutarla veramente era “metterlo a fuoco” e farsi aiutare.
Abbiamo cominciato ad informarci, raccolto suggerimenti e individuato uno psicoterapeuta per lei. Le cose ora vanno molto meglio, è un lavoro lungo e la terapia continua ma la vita di mia figlia è cambiata in meglio, è molto più serena e noi con lei.”
I sintomi ossessivo compulsivi, soprattutto se marcati, condizionano la vita non solo del bambino ma dell’intera famiglia e sono causa di esasperazione per tutti perché nulla sembra essere utile.
Ragionamenti, imposizioni o rimproveri non riescono a eliminare, e spesso nemmeno a ridurre, le rigide sequenze messe in atto durante i rituali.
Conoscere il DOC è il primo passo per poterlo superare.
E non basta la sola buona volontà.
Per maggiori info e contatti:
Dott.ssa Annamaria Coniglio
+393899096242