
Lo stress è per grandi e piccini una risposta psicologica e fisiologica che l’organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita percepiti come eccessivi o pericolosi.
Chi può colpire lo stress?
Di stress possono soffrire tutti, dai più piccoli ai più grandi, in qualsiasi momento, anche se talvolta facciamo fatica a capire cos’è che davvero ci sta mettendo sotto pressione.
La percezione, poi, di un evento potenzialmente stressante è diversa da persona a persona, poiché viene coinvolto il sistema di giudizio e di atteggiamento verso gli eventi di ciascuna persona e questi sistemi sono inscritti nel codice genetico o possono derivare da eventi più o meno traumatici vissuti nel passato.
Quali sono i tipi di stress?
Lo stress può essere positivo o negativo, ma la sensazione che si prova in una situazione di stress è di essere invasi da una forte pressione mentale ed emotiva.
Si dice che sia positivo quando, ad esempio, stimola a concentrarsi per un esame, dà la grinta per affrontare una gara sportiva o un nuovo lavoro.
Diventa, invece, negativo quando dura nel tempo, è intenso, e la persona che lo sta sperimentando fa fatica ad affrontare la situazione che l’ha provocato.
Lo stress è una malattia?
No, lo stress non è una malattia!
Lo stress è una risposta di adattamento a numerosi stimoli, fisici e mentali, che tuttavia in quantità elevata può determinare un sovraccarico che logora le cellule, i tessuti e gli organi, psiche compresa, compromettendone il giusto funzionamento.
Che organi colpisce e quali malattie causa lo stress?
Il nostro sistema nervoso di fronte ad situazione che percepisce come pericolosa reagisce come se la vita fosse in pericolo e risponde con una modalità, chiamata “combatti o fuggi” (the fight or flight response, in inglese), attraverso il rilascio di alcune sostanze (gli ormoni dello stress: adrenalina, noradrenalina, cortisolo) che permettono all’organismo di affrontare e superare il pericolo.
Una volta passata la minaccia e lo stress acuto rientra, i livelli degli ormoni dello stress tornano alla normalità, ma se si è costantemente sotto stress il livello di produzione degli ormoni rimane elevato, portando ad una condizione di stress cronico che può provocare disturbi sia psicologici (ansia, depressione, stanchezza, irritabilità, fatica a gestire la rabbia, disturbi del sonno…) sia fisici (mal di testa, problemi gastrici e intestinali, tachicardia, ipertensione e altre malattie cardiache, obesità, diabete…), come vedremo tra poco.
Come si riconoscono i sintomi di un forte stress?
Sono molteplici i sintomi associati allo stress e variano da persona a persona.
I più frequenti sono:
- Disturbi fisici: mal di testa, mal di schiena, tensione o dolore muscolare, dolore al petto, tachicardia, fischi alle orecchie, sudorazione delle mani, stanchezza, vertigini, perdita di appetito, indigestioni, crampi allo stomaco, disturbi intestinali (stitichezza o diarrea), agitazione e irrequietezza, disturbi del sonno, diminuzione del desiderio sessuale;
- Disturbi del comportamento: bruxismo, disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia), aumento nell’uso di alcol e fumo, prepotenza, rinuncia alle relazioni sociali, impossibilità a portare le cose a termine;
- Disturbi emotivi: pianto, ansia, depressione, tristezza, tensione, irritabilità o rabbia, predisposizione ad agitarsi, senso di impotenza, perdita di significato, sentirsi sul punto di esplodere;
- Disturbi cognitivi: preoccupazione costante, difficoltà di concentrazione, difficoltà nel prendere decisioni, difficoltà a pensare in maniera chiara, perdite di memoria, perdita del senso dell’umorismo;
Essere in grado di riconoscere quelli più comuni può aiutare a gestirli.

Come capire se un bambino è stressato?
Lo stress è comune nell’infanzia.
L’ansia di prestazione scolastica è, secondo i ricercatori, la principale causa dello stress infantile: ragazzi e bambini sono talvolta sottoposti a parecchie verifiche, per esempio nel periodo delle pagelle, e se a questo si aggiungiamo la pressione dei genitori per i risultati, è normale che un bambino si senta schiacciato.
I pomeriggi dei bambini, inoltre, sono spesso fitti di impegni e non avere del tempo libero e correre da un corso all’altro può causare stress nei piccoli.
Se il vostro bambino manifesta i sintomi riportati più sotto ed ha tante attività tra scuola ed extra, probabilmente è stressato.
Come si manifesta lo stress nei bambini?
Non è sempre facile riconoscere i segnali che possono indicare che un bambino è sotto stress, ma alcuni comportamenti possono essere un campanello d’allarme: umore irritabile, isolamento dagli amici, apatia verso le attività che di solito ama fare, sintomi fisici come mal di testa e mal di stomaco, poco o troppo sonno, mancanza di appetito o fame insaziabile.
Il bambino stressato può manifestare in modo amplificato timori caratteristici della sua età (paura del buio, paura ad andare a scuola…) e pertanto potrebbe cercare molta vicinanza e rassicurazione ai suoi adulti di riferimento, in primis mamma e papà, ma anche dedicare più tempo al gioco per “distrarsi” dagli stimoli pressanti che lo pongono sotto stress.
Può capitare che un bambino abbia una settimana stressante che poi però passa, ma se non passa, sarà importante capire cosa non va ed eventualmente parlarne con un professionista: prima con il pediatra per escludere cause organiche ed eventualmente poi con uno psicologo infantile.
Come comportarsi con un bambino per alleviare il suo stress?
Quando il ragazzo o il bambino è sotto stress, si può pensare ad allentare la pressione su di lui e se lo stress continua, parlarne anche con gli insegnanti, ma anche valutare se è il caso di diminuire gli impegni extrascolastici potrebbe essere un’idea.
Un consiglio importante però è lasciare che il bambino o il ragazzo si muova liberamente: muovere il corpo aiuta a rilasciare endorfine, l’ormone che fa sentire bene e contrasta lo stress!
Ma la cosa migliore da fare è sempre una: ascoltarlo! Il bambino deve sapere che se ha delle frustrazioni può sfogarsi con la sua mamma e il suo papà, che devono sempre trovare il tempo per ascoltare i figli!
Cosa fare se si ha stress?
Il trattamento dello stress dipenderà dalla durata, intensità e gravità dei sintomi.
Se lo stress è causato da una situazione di breve durata, possono essere sufficienti tecniche di rilassamento.
Se si tratta di una situazione che dura da tempo ed è accompagnata da disturbi potenzialmente pericolosi per la salute, si può intervenire con un supporto psicologico.
Quando lo stress diventa pericoloso?
Se il bambino o il ragazzo mette in atto comportamenti autolesionisti o i suoi rituali per fronteggiare lo stress incidono negativamente sul suo benessere, è opportuno che mamma e papà chiedano la consulenza di un professionista, uno psicologo infantile.
È il professionista che lavora con genitori e figlio per aiutarli a trovare le strategie giuste per creare un ambiente sereno, alleggerire il carico di stress del bambino e offrirgli alternative piacevoli ai comportamenti patologici.
Sopratutto, potrà evitare che la condizione stressante e persistente sfoci alla lunga in un vero e proprio disturbo.
Se riconosci uno più sintomi in te o tuo figlio, puoi contattarmi!
Dott.ssa Annamaria Coniglio
Psicologa per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia
3899096242 / annam.coniglio@gmail.com